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BIOGRAFIA: due vite recitate a soggetto

Sono venuto al mondo il 2 gennaio del 1954, giorno d'una memorabile nevicata sulla mia città: Torino 

Ho avuto un'infanzia gradevole, monello di periferia, figlio di un babbo tipografo e di una mamma che faceva la maestra, quando, a quei tempi, era ancora una professione di tutto rispetto. 

Ero un bel ragazzo e sono cresciuto allegramente fino a quel momento che polverizzò ogni sogno, ogni progetto, ma questo lo vedremo dopo...

 

Dunque, stavo dicendo, nonostante un'indole giocosa, ho studiato e lavorato molto, dapprima nella grafica e poi nella pubblicità.

Ho fatto il militare nel corpo degli Alpini, esperienza di tutto rispetto, ho dormito sotto la neve e ho imparato a sparare bene, non si sa mai, può sempre servire...

 

Contraddicendo tutti i pronostici, tra una corsa in motocicletta, una nuova fidanzata, una montagna da cui saltare con gli sci, qualche disavventura, molti amici e qualche scelta sbagliata, mi son pure laureato, studiando con curiosità, imparando che il mondo non ci appartiene, ma ci sopporta, ospiti per la brevissima, splendida durata del nostro tempo fino a quando ci concede di essere vivi.

 

Architettura è la madre di tutte le arti e tutto ciò che ci circonda nasce da un'idea, da un progetto. All'inizio degli anni 80 di essere competente in energie alternative era quasi un difetto è così, pur avendo la preparazione per salvare il mondo dall'inquinamento e dalla distruzione, non ho trovato lavoro: ho fatto altro.

 

La matita è sempre stata la mia spada, il foglio,un  terreno di conquista, e così, quasi per caso, son diventato un promettente designer. 

In breve tempo mi sono trovato a collaborare con le migliori aziende del settore dell'arredamento. Ero un uomo felice e il futuro era rosa per più di un motivo.  Ero sposato e babbo di un paio di quelle che oggi sono più che delle belle signorine, ma poi....

 

30 novembre 1986 "BANG!" incidente stradale, paralisi pressoché totale. Tutto finito: la famiglia, il lavoro, la vita... 

16 mesi di ospedale, 3 arresti cardiaci, la morte mi accarezza, poi la vita prevale e rieccomi  al mondo con un qualcosa di nuovo sotto il sedere: una carrozzina e tanto da inventare. L'handicap è un lusso... costoso, bisogna lavorare

 

La nuova esistenza è stata il mio miglior progetto. L'orgoglio, la voglia di fare mi hanno consentito di appartenere di nuovo a questo mondo molto esigente, perdendo molte nuove battaglie e vincendone altre, una su tutte: quella del bello di vivere contento di me stesso.

È questo il miglior disegno per qualsiasi uomo, è quasi obbligatorio per un architetto.

 

All'inizio degli anni 90 ho ripreso a lavorare, ad apprezzare la vita, a viaggiare, godere lo stesso, e non poco, perché divertirsi malandato, non è colpa né peccato. Avevo cose da dire, e così, ho iniziato la mia carriera di scrittore, esordendo con un romanzo che si vende ancora adesso: "Il quinto lato del quadrato". Da quel momento sono seguiti altri 10 lavori: autobiografie, novelle, romanzi esoterici, romanzi gialli...

 

Scrivere è bellissimo, ma non è facile. Ha le sue regole: deve saper dipingere le parole, suoni magici che diventano frasi, frasi che si tramutano in racconti, ritratti di vita, situazioni, emozioni e sentimenti. Le parole possono diventare suoni e colori attraverso i quali elaborare la qualità dei messaggi. Le parole possono commuovere, coinvolgere, illudere, manipolare, le parole sono un'arma e una carezza.

Basta saperle usare.

 

Da quando ho iniziato a scrivere, ho capito che vi sono molti modi per esprimere il talento della creatività. Ne ho fatto un mestiere e sono diventato giornalista, scrivendo per molte testate anche articoli di una certa importanza. Oltre magazine è stata la rivista che mi ha accolto con maggiore continuità. Mensile che si occupa di arte funeraria, della morte e dell'aldilà. È un argomento piuttosto interessante! È molto più facile far facile ironia su politica e pettegolezzi. L'aldilà è cosa seria.

 

Rimanere senza l'uso delle gambe e delle mani aguzza l'ingegno.

Ho ripreso a disegnare con altri mezzi, a progettare come facevo un tempo e anche in questo campo mi sono preso delle buone rivincite.

Ho fatto quasi tutto da solo, aiutato e aiutando, finché mi sono ritrovato a dipingere, a fare mostre, a collaborare con artisti di una certa importanza. È stata una vita dura ma interessante.

La paralisi obbliga a tirare fuori il meglio di sé.

 

Dal 2008 ho fondato una associazione: Terapia d'arte, per raccogliere in una fucina di creatività le tante capacità residue e inutilizzate dei cosiddetti portatori di handicape poi, mi sono impegnato nella stesura dei testi teatrali. Per il momento le cose vanno bene. È bellissimo trovarsi in 10 sopra un palco, dall'altra parte sono in 100, 300... quando cala il sipario: applausi, è un piacere il successo!

 

Questa è la mia storia raccontata quasi a metà, se avete letto fino a questo punto, vuol dire che ha suscitato qualche interesse. Ecco perché oggi la mia biografia si arricchisce di questo sito, al quale ognuno si potrà rivolgere se vuole scrivere la propria storia attingendo all'arte della frase intrigante, del suono di ogni parola. Questa mia nuova attività dimostra che si può osare e offrirsi. Volete che la vostra storia rimanga per sempre? Io scriverò nel modo migliore tutto quello che non avete mai osato raccontare a nessuno, neppure a voi stessi. Io scriverlo il vostro percorso, i vostri sogni, le vostre gioie, le vostre disperazioni, e nessuno lo potrà fare con maggiore impegno di me.

Se qualcuno pensa che io sia un poco presuntuoso, forse ha ragione, ma so quel che dico e quel che faccio. In quanto all'umiltà, ce ne vuole già tanta  per vivere da 27 anni adoperando solo una piccola parte di sè.

 

Biografia è anche in questo: la storia solo vostra,  interessante, coinvolgente, indulgente, vera e severa, scritta dal mestiere di  di chi non ha permesso prima di tutto a se stesso di sparire.... Perché il diritto di ogni uomo è lasciare anche solo una piccola testimonianza del proprio passaggio sulla nostra grande madre Terra, esprimendo la propria verità senza interferenze altrui.


Musiche: Blues project

 

 

Carlo Mariano Sartoris - scrittore, giornalista, novelliere

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